Documentazione

BIBLIOTECA ED EMEROTECA

Ospitata presso il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo, è ricca di oltre 15.000 volumi di argomento linguistico-letterario, con particolare riguardo alla Sicilia. È fruibile tutti i giorni (ore 9.00-14.00), tranne il sabato, nella sede dell’ex Monastero di S. Antonino (piazza S. Antonino 1). Recentemente sono stati donati fondi particolarmente rilevanti dai compianti professori Alberto Varvaro e Girolamo Caracausi. Tali fondi attendono di essere schedati e accorpati alla Biblioteca.

SCHEDARIO DELL’OPERA del Vocabolario Siciliano (Sede di Catania)

Lo schedario dell’ “Opera del Vocabolario Siciliano” (Catania, via della Loggetta 13), settore linguistico del “Centro di Studi filologici e linguistici siciliani”, è composto da più di un milione di schede provenienti dalla schedatura, iniziata negli anni Cinquanta del secolo scorso, suddivise in due sezioni:

  1. schede bianche – sono le schede che raccolgono i materiali provenienti da tutti i testi a stampa di contenuto dialettologico (vocabolari, letteratura dialettale, studi sul lessico dialettale, raccolte relative ai lessici settoriali e simm.), a partire dal XVIII sec. ai nostri giorni;
  2. schede grigie – sono le schede provenienti: a) dalla lunga corrispondenza con gli informatori locali e dai relativi numerosi questionari inviati agli informatori e da questi restituiti debitamente compilati; b) dalle numerosissime tesi di laurea volte all’indagine dialettologica del territorio; c) dalle indagini che sono state eseguite nei vari comuni dell’Isola.

L’archivio dell’“Opera del Vocabolario Siciliano” contiene anche:

  1. la fitta corrispondenza intrattenuta tra il fondatore del Vocabolario siciliano, prof. Giorgio Piccitto e dai suoi successori con i numerosi informatori locali;
  2. i numerosi questionari debitamente compilati dagli informatori locali e restituiti;
  3. le raccolte libere fornite dagli stessi informatori.

LABORATORIO DI GEOGRAFIA LINGUISTICA

Costituisce il cuore dell’attività volta alla realizzazione dell’Atlante Linguistico della Sicilia. Il laboratorio di Geografia linguistica dispone delle seguenti attrezzature:

5 stazioni informatiche collegate in rete a un Server di gestione e di storage; 5 schede audio esterne di alta fedeltà; 5 HD esterni da 2 TB/cad; uno scanner di formato A3 ed uno di formato A4; 2 stampanti  laser; 2 fotocopiatori; 3 piastre di registrazione analogica; 3 piastre di registrazione Digital Audio Tape; 2 amplificatori di potenza; 4 casse acustiche;  1 registratore portatile a bobina; 6 registratori portatili analogici; 10 registratori portatili digitali DAT; 6 registratori portatili digitali di nuova generazione; 2  videocamere; 2 macchine fotografiche; 5 tavoli da lavoro.

 

ARCHIVIO DELLE PARLATE SICILIANE

Il pluridecennale interesse nei riguardi dei dialetti dell’Isola e, più generalmente, nei riguardi di tutti gli aspetti relativi al repertorio linguistico dei Siciliani, ha consentito la raccolta, presso il Centro di studi filologici e linguistici siciliani e il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo, di numerosi documenti orali, che raggiungono ormai diverse migliaia di ore di registrazione di inestimabile valore linguistico e culturale. Si tratta di un patrimonio documentario in grado di (rap)presentare la Sicilia contemporanea sia sul piano linguistico – nei suoi diversi livelli variazionali, tanto sul versante dialettale quanto su quello della lingua – sia su quello etnografico e della cultura tradizionale.

Già all’inizio degli anni Novanta, contemporaneamente alla definizione del progetto dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS), consistente era il numero delle registrazioni effettuate come rilevamenti di prova del progetto geolinguistico siciliano; registrazioni che si aggiungevano a quelle di più antica data, e pertanto di notevole interesse storico, effettuate tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘63 da Giuseppe Piccillo e Vincenzo Orioles per la Carta dei Dialetti Italiani (CDI), a quelle effettuate da Giovanni Ruffino nel 1973 (in occasione di una serie di trasmissioni radiofoniche della RAI), e a quelle dell’Osservatorio Linguistico Siciliano (OLS), risalenti alla seconda metà degli anni ‘80.

Parallelamente alla messa in opera del progetto dell’ALS (che costituisce, oggi, il fondo più cospicuo e più importante dell’Archivio delle Parlate Siciliane) e all’affacciarsi di nuove e sempre più abbordabili opportunità informatiche, nasce dunque l’esigenza di ordinare il patrimonio di registrazioni che sempre più rapidamente si rendevano disponibili e indispensabili ai diversi e specifici obiettivi di ricerca che coinvolgevano le varietà linguistiche della Sicilia.

Un tale patrimonio, attualmente costituito da oltre 7.000 documenti sonori relativi a diversi corpora, rappresenta oggi un’importante esperienza difficilmente riscontrabile in altre realtà regionali italiane, non soltanto per l’ampiezza ma, soprattutto, per le caratteristiche delle informazioni in esso contenute. Si tratta, infatti, quasi sempre di fondi documentari costituenti la base empirica di diversi, mirati progetti di ricerca – di ordine, di volta in volta, sociolinguistico, dialettologico, etnografico – e pertanto raccolti, nella maggior parte dei casi, con criteri rispondenti a metodologie scientificamente collaudate. La stessa tipologia dei documenti finora disponibili si può considerare omogenea in ragione del fatto che si tratta sempre di interviste realizzate sul campo. Tuttavia, ovviamente, ciascun corpus contenuto nell’Archivio, e relativo a uno specifico obiettivo di ricerca, e caratterizzato di volta in volta da un diverso approccio teorico-metodologico e, conseguentemente, da una diversa condizione escussiva, nella creazione della propria documentazione sonora.

I corpora riguardano inchieste relative a:

  • ALS – Inchieste di Base
  • ALS – Onomastica
  • ALS – Sezione etnodialettale
  • ALS – Sezione socio variazionale
  • ALS – Sondaggi
  • Carta dei Dialetti Italiani (CDI)
  • Etnostorie e racconti di vita
  • Laboratorio di Dialettologia
  • Materiale edito
  • Osservatorio Linguistico Siciliano (OLS)
  • Tesi di Laurea

Il patrimonio di documenti orali tuttora disponibili è in costante incremento e, oggi, in buona parte ordinato in un’apposta Banca Dati, che ne consente un facile reperimento e un’agevole fruizione, anche attraverso il WEB. Per consentire ciò, si è reso necessario procedere a una progressiva sistematica acquisizione dei contenuti di ogni singolo documento – registrato su nastro, analogico o digitale – in file sonoro gestibile con i più comuni mezzi (hardware e software) informatici.

Attraverso un Bollettino, l’Archivio delle Parlate Siciliane intende, invece – oltre che puntualizzare con aggiornamenti annuali le disponibilità dell’Archivio, una volta presentata l’organizzazione e la strutturazione della propria Banca Dati –, rendere fruibili una serie di documenti, di volta in volta opportunamente selezionati, attraverso la loro trascrizione, la quale consente un approccio conoscitivo ben diverso da quello limitato al solo ascolto. Si tratta di documenti introdotti e annotati da studiosi del settore,ma non per questo destinati sempre e/o esclusivamente a questi ultimi, presentati in trascrizioni rispondenti a rigorose regole di rappresentazione del parlato e differenziate per livello analitico: il primo, quello «fono-ortografico e conversazionale», risponde a un’esigenza più consona allo studioso del settore; il secondo, quello «(iper)normalizzante», spoglio delle annotazioni di tipo conversazionale e di quelle fonetiche ritenute eccedenti ai fini di una valutazione del solo significato della parola, e destinato soprattutto a chi, studioso o non, abbia maggiore interesse o curiosità verso il contenuto testuale.

Un’apposita sezione del Bollettino e riservata, inoltre, ai documenti fotografici, che nel corso degli anni si sono raccolti presso il Centro di studi filologici e linguistici siciliani e che oggi stanno trovando, anch’essi, un adeguato ordinamento e una sistemazione informatica (in un apposito Archivio Fotografico e Audiovisuale), che ne consenta una agevole fruizione.

ARCHIVIO FOTOGRAFICO E AUDIOVISUALE

Raccoglie materiali fotografici e filmici realizzate nel corso dei rilevamenti etnodialettali. Dispone di una stazione informatica,  uno scanner di formato A3 e uno di formato A4, 1 stampante laser, attrezzature che hanno consentito l’archiviazione in un’apposita Banca Dati di oltre 8.000 documenti fotografici e di circa 200 documenti audiovisuali di interesse etnografico.