CENTRO DI STUDI FILOLOGICI E LINGUISTICI SICILIANI CSFLS
Il Centro di studi filologici e linguistici siciliani è stato fondato nel 1951 per la comune volontà dei più illustri linguisti e filologi siciliani di quegli anni: Ettore Li Gotti, Salvatore Battaglia, Antonino Pagliaro, Giorgio Piccitto, Salvatore Santangelo.
L’atto costitutivo è del 15 febbraio 1951, mentre il riconoscimento della personalità giuridica è sancito dal Decreto del Presidente della Regione Siciliana del 20 marzo 1951. L’attività del Centro è sostenuta dalla Legge regionale n. 54 del 21 agosto 1984.
L’art. 3 dello Statuto fissa gli obiettivi dell’Associazione:
«Il Centro, a norma dell’atto costitutivo, si propone di promuovere gli studi sul siciliano antico e moderno, considerato in tutti i suoi aspetti e correlazioni, realizzando ogni iniziativa al detto fine attinente. Particolarmente si propone:
a) la pubblicazione di una «Collezione di testi siciliani dei secoli XIV e XV»;
b) la pubblicazione di un grande vocabolario delle parlate siciliane;
c) la pubblicazione di collane e di ogni altra opera, in cui trovino organica sistemazione le attività di ricerca nel campo degli studi filologici e linguistici siciliani, programmate dal Consiglio direttivo;
d) la edizione di un «Bollettino» che, oltre ad illustrare i programmi e le attività del Centro, accolga studi filologici e linguistici riguardanti la Sicilia, nonché l’edizione di eventuali altre pubblicazioni periodiche dirette a illustrare i programmi e le attività del Centro».
Nella non breve storia del Centro di studi filologici e linguistici siciliani è possibile cogliere alcuni eventi di specialissimo valore:
– la pubblicazione dei primi testi antichi siciliani (i due volumi di Poesie, curati da Giuseppe Cusimano nel 1951);
– l’uscita, nel 1977, del 1° volume del Vocabolario siciliano, fondato da Giorgio Piccitto, e poi il completamento dell’opera col 5° volume del 2002;
– l’organizzazione di alcuni grandi convegni: quello su Dante e la Magna Curia svoltosi a Palermo, Catania e Messina nel 1965 nel quadro delle celebrazioni del VII centenario della nascita di Dante, e il memorabile XXI Congresso internazionale di Linguistica e Filologia romanza, tenutosi dal 18 al 24 settembre 1995;
– la pubblicazione dei tre volumi, promossi dal Centro ed editi da Mondadori nella prestigiosa collana “I Meridiani”, dei Poeti della Scuola Siciliana, curati da Roberto Antonelli, Costanzo Di Girolamo e Rosario Coluccia.
La rilevantissima produzione editoriale del Centro – strettamente connessa con la ricerca – è distribuita in dodici collane di carattere filologico, dialettologico, lessicografico e geolinguistico.
Attualmente il Centro è impegnato:
• nel completamento del programma delle pubblicazioni dei testi dei secoli XIV e XV;
• nell’apertura di un nuovo fronte di impegno filologico, esteso ai testi siciliani dei secoli XVI e XVII;
• nell’attuazione di un nuovo piano lessicografico, che prevede la pubblicazione di un Vocabolario siciliano conciso e di un Vocabolario dell’italiano regionale letterario della Sicilia;
• nella realizzazione del progetto dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS), articolato in monografie, carte linguistiche, lessici dialettali, comprese le varietà galloitaliche;
• nell’arricchimento e fruizione dell’Archivio sonoro delle parlate siciliane e dell’Archivio fotografico, iconografico e filmico.
Una speciale attenzione verrà rivolta al mondo della scuola, per un corretto approccio alla cultura dialettale e alla storia linguistica della Sicilia.
DIÁLEKTOS – Lingue e culture in Sicilia – L’Università per la Scuola diálektos
D I Á L E K T O S è un buon contrassegno perché esprime ciò che intendiamo dire e ciò che intendiamo ancora fare, anche dopo l’approvazione della Legge Regionale n. 9 del 31 maggio 2011 («Norme sulla promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nella scuola»).
Diálektos è parola greca e significò dapprincipio ‘conversazione, colloquio, discussione’, secondo la ragione etimologica dialégomai.
Diálektos intende essere, per l’appunto, uno spazio di informazione, di discussione, di confronto, di sperimentazione. Uno spazio condiviso dagli insegnanti e da quanti – particolarmente nei Dipartimenti universitari – conducono ricerche sui temi della dialettologia, della letteratura regionale, della cultura popolare e, più in generale, dell’educazione linguistica.
Uno spazio condiviso nel quale tali temi e tali valori vanno considerati come parte integrante della storia sociale, linguistica e letteraria dell’Italia intera.
ARTESIA – Archivio Testuale del Siciliano Antico
ARTESIA (Archivio Testuale del Siciliano Antico) vuole essere un articolato strumento di studio sul siciliano medievale.
Rende accessibile alla lettura (fatti salvi i diritti di copyright) e alla interrogazione, con il programma GATTOWEB, oltre ad una selezione di documenti, il corpus, filologicamente attendibile e periodicamente aggiornato, dei testi letterari e paraletterari scritti in volgare siciliano dalle prime attestazioni del XIV secolo sino alla prima metà del XVI.
Fornisce di ogni autore e testo una breve presentazione, in modo da coniugare alle istanze della documentazione un approccio storico-critico che metta in evidenza i rapporti con la tradizione latina e con altre tradizioni testuali romanze (toscana, catalana, etc.).
Pubblica in versione elettronica studi e ricerche attinenti, anche indirettamente, al siciliano medievale.
Contribuisce a porre le basi documentarie per la redazione di un Vocabolario del siciliano medievale.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO UNIPA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE DIPARTIMENTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA UNICT
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE DISUM